L’allergia solare è una patologia che si manifesta attraverso un’infiammazione della pelle, prurito e arrossamento, in risposta all’esposizione ai raggi UV.
Compare in persone con un’estrema sensibilità alle radiazioni solari e può manifestarsi immediatamente, a pochi minuti dall’esposizione al sole, a poche ore di distanza o perfino dopo alcuni giorni. Anche la sua durata nel tempo può variare. Si manifesta nelle zone di pelle esposte (tipicamente petto, collo e braccia, mentre è più raro che compaia in viso).
L’allergia solare non è una malattia ereditaria e non è nemmeno relazionabile ad altri tipi di allergia. Però una volta che fa la sua apparizione è da considerarsi come una manifestazione cronica, dato che normalmente compare ogni primavera (con le prime esposizioni) e si attenua alla fine dell’estate.
L’allergia al sole è caratterizzata da un’eruzione cutanea che causa prurito o bruciore e solo raramente compaiono altri sintomi per qualche ora, come:
- brividi,
- mal di testa,
- nausea
- e malessere generale.
Può tuttavia manifestarsi in molti modi (da cui il nome polimorfa, che significa letteralmente in grado di assumere diverse forme), per cui talvolta si osservano:
- puntini di 2-5 mm di diametro arrosati,
- vescicole simil-eczema,
- lesioni a bersaglio.
In rari casi, si può avere un’eruzione di placche rosse (piatte e in rilievo), di vescicole piene di liquido o di minuscole aree di sanguinamento sottopelle.
L’eruzione guarisce spontaneamente senza lasciare alcuna cicatrice nell’arco di due o tre giorni, in assenza di ulteriore esposizione al sole.
Non esiste purtroppo cura per risolvere definitivamente il disturbo, ma il trattamento della dermatite polimorfa solare molto spesso non richiede farmaci, in quando il rash cutaneo è destinato ad auto-limitarsi e sparire nell’arco di pochi giorni; con l’abitudine della pelle all’esposizione solare la tendenza alla comparsa durante la stagione tende inoltre a ridursi.
Possono essere di sollievo degli impacchi freschi sulle zone di pelle che prudono, bagni/docce fresche ( il caldo può al contrario essere causa di peggioramento) oppure vaporizzare acqua termale.